La cinta muraria e le torri

La cinta muraria, che segue tutto il perimetro del complesso, è in ciottoli a spina di pesce (opus spicatum) con coronamento merlato (spessore circa cm.80). Alcuni coronamenti in cotto, con decori di mattoni posti a scalare, risalgono alla sistemazioni successive dell’impianto. L’unica via d’accesso al Ricetto è difesa da una poderosa torre-porta originariamente aperta verso l’interno e senza copertura. La torre porta presenta due aperture: un passo carraio (l'apertura più grande) e una più piccola per le persone. Agli angoli del borgo, garantivano la difesa altre quattro torri rotonde e, a metà del lato nord, una torre quadra detta torre di cortina.

Scarica: immagini prima-dopo
Cinta muraria prima e dopo i lavori di ristrutturazione

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Il palazzo del Principe

Varcata la torre-porta, ci si trova in una piazzetta pavimentata con pietre tondeggianti, i ciottoli del vicino torrente. Sulla destra, l’edificio più imponente che sovrasta tutti gli altri è la “casa del principe”, l’abitazione di Sebastiano Ferrero. Sebastiano Ferrero fece realizzare questa dimora intorno alla fine del 1400 modificando e sopraelevando le cantine preesistenti. La casa non solamente si differenziava dalle altre costruzioni soprattutto per gli elementi di decoro che abbellivano le facciate e gli ambienti interni. L’edificio ha subito nei secoli trasformazioni e manomissioni, ma recenti lavori di restauro ne stanno portando alla luce le caratteristiche originali.

 

Le Rue

Le rue (francesismo) sono le vie del Ricetto: pavimentate a ciotoloni inclinati verso la mezzaria, hanno una pendenza da sud a nord per permettere il deflusso delle acque piovane verso la Torre di cortina. L’impianto viario è costituito da 5 assi in direzione Est/Ovest, intersecati da due ortogonali: la rua principale, al centro, era calibrata in funzione del traffico dei carri (metri 5 circa); più ridotte sono le rue laterali. Una “via di lizza”, scomparsa a causa del prolungamento di alcune case nel 1800 ma ora per lo più recuperata, corre lungo le mura per agevolare il compito dei difensori.

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Gli Edifici

Il borgo, a pianta pseudo-pentagonale, ha una superficie di mq. 13.000 ed è composto da circa 200 cellule, tutte diverse.
Gli edifici sono costituiti da una serie di singole cellule edilizie non comunicanti, per lo più private, accorpate in nove isolati con la separazione della riana (rittana, chintana).
Le case, prive di fondamenta, sono costruite da vani unici sovrapposti. Il vano a pianoterra (caneva) è una cantina con pavimento in terra battuta, destinata al vino e alle varie operazioni connesse.  Il vano al piano superiore (solarium) è un ambiente particolarmente secco ed asciutto, ideale per la conservazione delle granaglie: vi si accede direttamente dalla rua tramite la lobbia (balconata in legno). I due vani non sono in comunicazione interna per ridurre al minimo le occasioni di scambio termico.


Foto di: Fotostudio G. Ghirardelli